SUNTO CANALI
Le condotte x trasporto aria o gas si
possono dividere X categoria.
CLASSE DI
TENUTA A
- perdita ammessa 2,4 l/sec per m2 di superficie laterale
CLASSE DI
TENUTA B
- perdita ammessa 0,8 l/sec per m2 di superficie laterale
CLASSE DI
TENUTA C
- perdita ammessa 0,28 l/sec per m2 di superficie laterale
E per forma
A Esecuzione normalizzata
B Esecuzione specifica
C Esecuzione personalizzata
RAPPORTO DI FORMA
Per
rapporto di forma si intende la differenza tra il lato maggiore (A) e il lato
minore (B)
Si
tratta di un rapporto molto importante, da tenere molto in considerazione durante
la fase di progettazione poiché al suo aumentare corrisponde un aumento dei
costi di acquisto e di esercizio
dell'impianto.
Possiamo
vedere che dividendo il rapporto di forma in 4 variabili mantenendo costante la
sezione della condotta
CATEGORIA |
LATI A-B |
AREA |
PERIMETRO |
1 |
100*100 |
10.000 |
400 |
2 |
200*50 |
10.000 |
500 |
3 |
400*25 |
10.000 |
850 |
4 |
800*12.5 |
10.000 |
1625 |
All'aumentare
del rapporto a parità di sezione della condotta aumenta in modo considerevole il
perimetro e pertanto la quantità di lamiera utilizzata, lo spessore della
lamiera, attrito dell'aria con conseguente dimensionamento del ventilatore,
peso (sostegni), materiale isolante richiesto, tempo.
Aggraffatura
con giunzione a scatto (button punch snap Iock)
È il sistema di aggraffatura
più utilizzato nella costruzione delle condotte, siano esse rettilinee o pezzi
speciali, perché consente di assemblare i singoli piani delle stesse con la semplice
pressione dei lembi. Ciò consente il risparmio di volume nel trasporto del
materiale pre-formato in officina e da assemblare in cantiere senza l'impiego
di attrezzature speciali. È utilizzabile per la costruzione di condotte con
spessore delle lamiere fino a 10/10 mm1 ma non è raccomandato per
condotte in alluminio o altri materiali molto malleabili. È invece
compatibile con l'applicazione in officina di coibentazioni interne e/o
esterne alle condotte.
Giunzione longitudinale tasca e
piega (Pittsburgh)
Questo sistema è compatibile sia
per le condotte rettilinee che per i pezzi speciali.
È impiegabile per la
costruzione di condotte con spessori delle lamiere fino a 12110 mm.
Anche in questo caso è possibile
l'applicazione in officina di coibentazioni interne o esterne alle condotte
Dividendo le curve in 2 tipi
1 curve a largo o medio raggio
caratterizzate da un rapporto raggio interno non < di 1/2A vedi fig. che non
necessitano di deflettori in quanto offrono un resistenza minima al passaggio
dell’aria.
2
curve a raggio fisso con raggio interno in misura fissa da150 a 200 mm
Sono le più usate causa minimo ingombro
miglior utilizzo della lamiera ecc..è opportuno però dotare tali curve di un
adeguato n° di deflettori.
Vedi figura e prospetto
Corretto
posizionamento dei deflettori
Tipo 2
A
mm |
N° deflettori |
Larghezza di ogni passaggio d’aria
come frazione di A |
<300 |
0 |
A (dall’interno verso l’esterno) |
300-500 |
1 |
1/3 a – 2/3 a |
500-1000 |
2 |
1/6 a – 1/3 a – 1/2 a |
>1000 |
3 |
1/12 a – 1/6 a – 1/4 a – 1/2 a |
CURVE CIRCOLARI
Le curve a settori vengono distinte dal
n° di settori a prescindere dall’ampiezza degli stessi. Curve a 4 settori sono
di utilizzo normale in quanto 3 settori presentano una perdita di carico troppo
elevata, mentre 5 o più anche se
migliori sarebbero economicamente poco convenienti.
Le curve per diametri fino a 400mm sono
normalmente costruite con raggio medio = al diametro
Validi per condotte rettilinee e raccordi a SEZZIONE RETTANGOLARE riferite alla dimensione del lato maggiore della condotta-classe
di tenuta A- per i seguenti
materiali: acciaio zincato, preverniciato, inox, zinco-alluminio
A = lato maggiore, B = lato minore
A
= <300 spessore lamiera zincata
0.6 mm
A
= 300-750 spessore lamiera zincata 0.8
mm
A
= 800-1200 spessore lamiera zincata 1.0
mm
A
=1250-2000 spessore lamiera zincata 1.2 mm
A
=>2000 spessore lamiera
zincata 1.5 mm
Validi
per condotte rettilinee, spiroidali e raccordi a SEZZIONE CIRCOLARE riferite al diametro interno della
condotta-classe di tenuta A- per
i seguenti materiali: acciaio zincato, preverniciato, inox, zinco-alluminio
Diametro <80 mm spessore lamiera zincata
0.4 mm
Diametro 100 - 250 mm spessore lamiera zincata 0.6 mm
Diametro 310 - 500 mm spessore lamiera zincata 0.8 mm
Diametro 560 - 900 mm spessore lamiera zincata 1.0 mm
Diametro
1000-1250 mm spessore lamiera zincata 1.2 mm
Per aumentare la resistenza meccanica
dei piani delle condotte rettangolari ferme restando gli incrementi di spessore
(vedi spessori) delle lamiere in rapporto all’aumento
delle misure del lato maggiore della condotta, occorre che essi siano
adeguatamente rinforzati effettuando irrigidimenti.
NERVATURA
TRASVERSALE Il proporzionamento è
lasciato alla facoltà del costruttore.
E’ superflua nelle condotte di piccole
dimensioni, ma indispensabile quando il lato maggiore A è maggiore di 40 mm.
NERVATURA
TRASVERSALE “croce di S.Andrea
La nervatura deve essere diamantata
verso l’esterno quando la condotta è di mandata (pressione positiva) e verso
l’interno quando la condotta è di aspirazione (pressione negativa).
RINFORZI INTERNI O ESTERNI
Questo tipo di rinforzi può essere
applicato anche in fase di montaggio in sito. In funzione della dimensione
della condotta e della tipologia dell’impianto. Il rinforzo può essere
costituito da una barra metallica, applicata mediante viti o bulloni. E’
sconsigliato l’uso di saldature.
N° |
Dimensioni
lati |
||
Rinforzi |
Bassa pressione |
Media pressione |
Alta pressione |
3 |
1600- 2000 |
400-700 |
100-400 |
4 |
---- |
700-1100 |
400-700 |
6 |
---- |
1100-2000 |
700-1000 |
SISTEMI DI FISSAGGIO DELLE CONDOTTE ALLA
STRUTTURA
La scelta tra i
possibili metodi di fissaggio dipende dalle condizioni oggettive poste dalla
struttura architettonica <caratteristiche dell'edificio, spazi disponibili,
percorso delle condotte, aspetto estetico, ecc.; inoltre, le tecniche impiegate
sono diverse secondo il tipo di condotte da installare. Normalmente si
utilizzano:
Sistemi
di fissaggio alla struttura;
- sospensioni
o distanziatori;
- sostegni (supporti) delle
condotte.
Qualunque sia la configurazione,
è consigliato interporre fra le parti rigide (strutture. Sostegni e piani
delle condotte > strati di materiale elastico.
Fissaggio
alla struttura dell'edificio
I componenti
utilizzati per il fissaggio devono avere le stesse caratteristiche di
robustezza dei sostegni delle condotte a loro ancorate. Per garantire
l'affidabilità dell'aggancio a una struttura di cemento, in laterizio
alveolare, o in carpenteria metallica si ricorre, di volta in volta,
all'utilizzo di: tasselli ad espansione (da pieno o da vuoto), muratura di
inserti metallici, oppure "cravatte" o "morsetti"; questi
ultimi in alternativa alla saldatura che è sempre sconsigliata.
L'uso di chiodi "a sparo" conficcati verticalmente nella
struttura non è consigliato per carichi sospesi.
Sospensioni
e sostegni delle condotte
Qualunque sia il
tipo di sospensione o sostegno scelto, esso deve essere di tipo metallico,
zincato per immersione a caldo, zincato a freddo, o protetto con altri
trattamenti anticorrosivi.
Tutti i sostegni.
Per svolgere al meglio la loro funzione, debbono rispettare le seguenti prescrizioni:
Essere posizionati ad angolo retto
rispetto all'asse della condotta che devono sostenere;
Gli ancoraggi realizzati con la reggetta metallica devono
interessare tutta la condotta e non una sola parte in altre parole essi devono
essere installati in coppia e posizionati uno opposto all'altro;
Installare
sempre al centro di ogni curva uno o più sostegni:
Ad ogni
cambio di direzione maggiore di 20° in senso orizzontale1 occorre
sostenere le condotte con uno o più agganci supplementari localizzati
simmetricamente al centro della deviazione, alfine di evitare Il sovraccarico
di quelli ordinari;
Terminali
di condotta e derivazioni da essa vanno sempre sostenute con agganci supplementari;
I
montanti verticali delle condotte attraversanti locali con altezza maggiore di
4,5 m devono essere sostenuti con staffaggi intermedi, oltre a quelli
realizzati in prossimità dei solai di attraversamento ai piani;
La
spaziatura degli staffaggi per condotte rettilinee deve essere in rapporto alla
sezione delle condotte in accordo con i valori riportati nel prospetto.
Occorre
sorreggere con supporti alternativi tutti gli apparecchi complementari
allacciati alla condotta, siano essi cassette di miscela, umidificatori,
batterie di post-riscaldamento o altro;
è
consigliabile, per limitare le vibrazioni e le rumorosità, separare sempre le
condotte dai sostegni con strati di materiale elastico.
Queste regole vanno bene per la
maggioranza degli impianti; in casi particolari occorre aggiungere materiale di
supporto al fine di rendere più affidabile il sistema di sostegno.
Posizionamenti
Per il
posizionamento a soffitto delle condotte circolari, l'esecuzione può essere
fatta in due modi secondo la massa delle stesse. Per masse ridotte, le condotte
vengono normalmente sostenute per mezzo di una sottile lamiera zincata
flessibile (reggetta metallica) della larghezza di circa 30 mm, solitamente
perforata per consentire l'introduzione dei bulloni di fissaggio e di
regolazione della quota di posa delle condotte (vedere figura 1). Tale reggetta
metallica può quindi essere fissata al soffitto per mezzo di tasselli ad
espansione o con un altro dei sistemi di fissaggio già citati. Per condotte di
massa più consistente, viene di solito utilizzato un supporto piatto con due
tori laterali per l'aggancio delle sospensioni.
Per la
determinazione dell'impianto aeraulico economicamente ottimale occorre prendere
in considerazione vari parametri, tra cui il costo di acquisto e il costo di
esercizio, nonché lo spazio disponibile per l'impianto stesso.
I fattori che influenzano direttamente
il costo di acquisto e il costo di esercizio sono:
Gli scambi termici con l'ambiente lungo
la condotta,
Il rapporto tra le dimensioni della
condotta, (vedi)
Le perdite lineari,
Il tipo e n° di curve e trasformazioni.
In canalizzazioni
portanti aria o gas freddi o di condizionamento uno dei problemi maggiori è
dato dalla condensazione dell'umidità sulle pareti.
Infiltrazioni di aria con conseguente
formazione di condensa possono portare a, gocciolii, deterioramento della canalizzazione
e di tutto ciò dove può gocciolare, ristagno e conseguente marcescenza con cause batteriche.
E' indispensabile quindi valutare bene
il dimensionamento e il posizionamento della barriera vapore oltre all'isolante
termico.
La continuità della barriera deve
essere adeguatamente curata in corrispondenza dei supporti, dei giunti di
espansione, ed al termine della coibentazione.
La barriera deve essere aderente al
materiale isolante.
I
giunti tra le varie parti della barriera devono prevedere un adeguato sormonto,
utilizzando per la sigillatura adesivi o nastri che abbiano le stesse
caratteristiche di resistenza alla diffusione del vapore della barriera stessa.
Il
materiale costituente la barriera deve essere compatibile con la natura
dell'isolante sottostante.
MATERIALI UTILIZZATI PER BARIERA VAPORE
Carta e cartone bitumati
Velo
di vetro bitumato
Foglio
di alluminio (sp.0.025-0.05 mm)
Foglio
di alluminio rivestito di plastica sui 2 lati (sp.0.05-0.08mm)
PVC
in fogli
Polietilene
in fogli
Riguardo
la scelta del materiale isolante mettiamo solo una lista delle caratteristiche
da prendere in considerazione in quanto la scelta dipende da molti fattori e va
presa in esame volta per volta in base alle caratteristiche della coibentazione
richiesta.
CARATTERISTICHE
Conduttività utile - Conduttività di
riferimento
Costo
- prestazioni termiche
Costo
- prestazioni acustiche
Reazioni
al fuoco (riferirsi solo ai dispositivi del decreto ministeriale 26/06/1984 e
successivi aggiornamenti)
Stabilità
dimensionale
Energia
risparmiata - Energia di produzione
Esposizione
ad agenti aggressivi e compatibilità del materiale isolante con impatto
ambiente
Sollecitazioni
meccaniche
I
materiali isolanti essendo costituiti da prodotti facilmente danneggiabili
vengono spesso protetti con lamierino di alluminio di spessore variabile da
6/10 a 10/10 di mm in base alle dimensioni e alla posizione dell'opera.
In
tal caso vanno particolarmente curati
la sigillatura e l'accoppiamento con materiali di finitura adatti (viti
inox) ecc..
In
caso di isolanti posti all'interno delle condotte bisogna prestare attenzione
sopratutto al fattore igienico sanitario.
Dispersioni
di polveri, sfaldamento, distaccamento, cariche batteriche ecc.
Per procedere in dettaglio alla esposizione del
metodo di misurazione proposto, è necessario enunciare i seguenti principi
generali:
1. occorre riferirsi a elenco di materiali omogenei
(lamiera zincata, acciaio inox, ecc)
2. suddividere le condotte in funzione delle categorie
di appartenenza (come definite nella Norma UNI 10381 1-2)
3. utilizzare come unità di misura il metro quadrato di
superficie laterale teorica delle condotte rilevabile dai disegni al netto
delle maggiorazioni necessarie per la produzione del manufatto (sormonti per
aggraffature longitudinali, sistemi di giunzione trasversale, ecc.)
4. distinguere nella rilevazione grafica i pezzi rettilinei
standard differenziandoli dai pezzi rettilinei adattatori e dalle varie
tipologie di raccordi.
5. rilevare separatamente gli staffaggi occorrenti e
tutte le tipologie di accessori a completamento della distribuzione aeraulica.
6. non tenere conto, nel risultato finale dell’analisi
di quantità, di tutti quegli oneri aggiuntivi che prima erano inglobati
forfetariamente nella maggiorazione percentuale del peso dei manufatti.
L’incidenza di questi deve essere considerata nel prezzo unitario di ciascuna
categoria di costo, secondo le indicazioni che risultano dalle valutazioni
commerciali di ciascun produttore di condotte.
E’ importante sottolineare
che il metodo proposto funziona a prescindere dall’estensione complessiva della
rete aeraulica in esame, e che è applicabile tanto alla rappresentazione
sintetica dell’intera rete (rilevazione in scala) quanto all’esame analitico
dei singoli elementi che la costituiscono (sviluppo delle formule relative a
ciascun raccordo tipico), permettendo di scegliere liberamente in funzione
delle possibilità fornite e delle necessità richieste dal singolo caso.
CONDOTTE
RETTILINEE
Le condotte rettilinee si identificano con le dimensioni “a” e “b” dei loro
lati e la lunghezza “l”. Per convenzione si intende, in fase d rilevazione
grafica delle dimensioni della condotta, che il lato “a” è il lato visibile in
pianta indipendentemente dal fatto che sia maggiore o minore di “b”. Altra
definizione di cui tenere conto è quella di pezzo rettilineo modulare e pezzo
rettilineo adattatore.
Il
pezzo rettilineo modulare è definito come nella Norma UNI 10381-2 (pag. 1) e
corrisponde all’elemento costruttivo di esecuzione più industriale, pertanto ad
esso vengono imputati i minori costi di produzione da tutti i costruttori di
condotte.
Tutto
ciò che non rientra nella definizione di pezzo rettilineo modulare è da
classificare come pezzo rettilineo adattatore e rientra nella categoria dei
raccordi.